Si pone sulla fortunata e ispiratissima scia del capolavoro “
Picture You” questo “
Ambulance”, quinto lavoro degli svedesi
Amazing. Durata -e quindi accessibilità- a parte (quarantacinque minuti di musica contro l’ora abbondante dello scorso album) poco cambia: semmai la band approfondisce la formula collaudata con il precedente LP, concentrandola in una più composta sintesi.
Una proposta, quella della band di
Christoffer Gunrup, lavorata a cesello negli anni, raffinata a partire dalle prime prove psichedeliche, passando per il folk rock intimista di “
Gentle Stream”. Nessuna trasformazione radicale, piuttosto un lento addensarsi dei giusti ingredienti, un paziente esercizio di equilibrio. Se però “
Picture You” era l’album “esclamativo”, quello dell’affermazione e della creatività (la scrittura era complessa e frizzante, a tratti prog), “
Ambulance” rappresenta la matura affermazione di un percorso, sposando una forma canzone che respira la stessa aria dei tutelari
Red House Painters, che fa uso del vasto repertorio stilistico conquistato nel tempo (si pensi alla bella e fitta trama di “
Blair Drager” -che qui fa la parte della passata “
Fryshusfunk-, capace di chiamare in causa quarant’anni buoni di musica pop) con dosato senso della misura.